Al tempo della sua uscita, questo disco venne inserito nella sezione "alternative". Probabilmente per mancanza di una parola migliore. In realtà i GLB facevano la loro cosa e la facevano in maniera strepitosa. In più, la voce di Grant Lee Phillips, che è uno dei tratti distintivi del gruppo. Dall'altro la musica; uno strano mix di blues, rock old school, con forti richiami a Neil Young.
Questo è un disco da ascoltare in una notte d'estate, con un cielo aperto pieno di stelle. Oppure dentro un auto a baciarsi appassionatamente.
Grezzo, inquietante, evocativo, bello. Un disco in cui si respira polvere e verità.
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