24/07/11

ASCOLTI

Amy Winehouse- Back to black (2006)

Back to Black, come il titolo del suo disco più bello. Indietro fino al buio e fino alla morte, se ne va a 27 anni la fragile Amy. Un'altra vita interrotta troppo presto, spezzata da abusi di ogni tipo. Sopraffatta da un mondo che, mi ripeto, il suo fragile carattere non è stato in grado di reggere.
La notorietà, l'incredibile successo sono stati un peso troppo gravoso da sopportare per per uno dei più grandi talenti della nuova musica soul.
Una voce che non aveva nulla da invidiare alle grandi degli anni '60, Etta James, Diana Ross, Dusty Springfield. Un modo unico di cantare che tante hanno tentato di imitare, fallendo miseramente. Ma la disperazione, quella era solo la sua. Quella disperazione che si percepiva nelle sue canzoni, che nessuno riuscirà ad imitare, e che da oggi in poi la imporranno come canone.
Muore a 27 anni come Jim Morrison, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Kurt Cobain, Brian Jones, Robert Johnson. Il Club 27 si arricchisce di una nuova socia. Noi perdiamo un'anima bella.
Ci rimangono i suoi dischi. Bellissimi. Quelli li avremo per sempre.
Ciao Amy.

12/07/11

VINYL ROOTS

Mogwai- Young team (1997)

La prima volta che ascoltai i Mogwai fu alla radio. Ero in macchina e il dj annunciò il nome del gruppo (preso da uno dei personaggi del film Gremlins) e fece partire il brano. Peli dritti nell'arco di due minuti. Per di più, per un brano strumentale. Per me che, di un gruppo, ascolto immediatamente la voce per capire se mi piacerà o meno furono una scoperta inaspettata. 
Il gruppo scozzese, da allora è tra i miei preferiti. Mi hanno aperto le porte al mondo del post rock. Anche se li ho sempre considerati laterali a quel movimento. La loro musica è più cinematografica. Sospesa tra quiete e chitarre fragorose. 
Il brano era Mogwai fear Satan. Dategli 2 minuti.