In preparazione alla serata di domani sera di Multitraccia dedicata alla qualità cinematografica della musica di Bruce Springsteen, ho deciso di parlarvi di uno dei vertici massimi della produzione discografica del Boss.
Darkness arriva dopo 2 anni dalla pubblicazione di Born to run. Due anni passati a battagliare in tribunale con il suo vecchio manager, Mike Appeal, e che non gli faranno capitalizzare il grande successo raggiunto con Born to run.
Fin dalla foto di copertina è evidente che ci troviamo di fronte ad un uomo diverso. Le speranze e i sogni di un ragazzino sono state soppiantate dall'essersi confrontato con la durezza della vita reale. Quasi una presa di coscienza del Boss che nel cammino all'età adulta corrisponda una perdita dell'innocenza inevitabile e dolorosa.
Il disco comprende alcuni dei pezzi immortali del songwriting springstiniano; da Promised land a Badlands a Adam raised Cain. Ma per tutte le sessions di registrazione Bruce e la E-Street Band sono in uno stato di grazia. Incidono tantissimi brani molti dei quali, di straordinaria qualità, rimarranno fuori dalla scaletta definitiva (solo per citarne un paio Because the night e Fire).
Dal 1973 sino ad oggi Bruce Springsteen ha scritto una serie di opere intense, toccanti, commoventi, profondamente sentite (anche se gli ultimi lavori sono veramente di scarsissima qualità). Darkness on the edge of town rimane, a mio gusto personale, il suo vertice assoluto.
"anche se gli ultimi lavori sono veramente di scarsissima qualità"...bell'eufemismo...
RispondiEliminaDire che fanno cagare mi sembrava vero, ma indelicato. Però, effettivamente fanno cagare.
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